Henri Cartier-Bresson – Villa Reale di Monza

E’ stata inaugurata il 19 ottobre la mostra di Henri Cartier-Bresson, che sarà visitabile dal 20 ottobre 2016 al 26 febbraio 2017.

La mostra è una selezione curata in origine dall’editore Robert Delpire e realizzata in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson, istituzione creata nel 2003 assieme alla moglie del fotografo, Martine Franck, e alla figlia Melanie. Lo scopo principale della Fondazione è la raccolta delle opere di Cartier-Bresson e la creazione di uno spazio espositivo aperto ad altri artisti.

Obiettivo della rassegna è far conoscere e capire il modus operandi di Henri Cartier-Bresson, la sua ricerca del contatto con gli altri, nei luoghi e nelle situazioni più diverse, alla ricerca della sorpresa che rompe le nostre abitudini, la meraviglia che libererà le nostre menti, grazie alla fotocamera che ci aiuta ad essere pronti a coglierne e ad immortalare il contenuto.

La mostra, curata da Denis Curti per la Villa Reale di Monza, è promossa dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e da Nuova Villa Reale in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier_Bresson e Magnum Photos Parigi e organizzata da Civita Mostre con il supporto di Cultura Domani.

Quando scatta l’immagine guida che è stata scelta per questa nuova rassegna monografica, Henri Cartier-Bresson ha appena 24 anni.

Ha comprato la sua prima Leica da appena due anni, ma è ancora alla ricerca del suo futuro professionale.

E’ incerto e tentato da molte strade: dalla pittura al cinema.

Tecnicamente,iguardo alla fotografia, Cartier-Bresson  “non capiva nulla”. Infatti non sviluppava personalmente i propri scatti, lasciava questo lavoro agli specialisti del settore.

Non voleva apportare alcun miglioramento al negativo, non voleva rivedere le inquadrature, perché lo scatto doveva essere giudicato secondo quanto fatto nel qui e ora, nella risposta immediata del soggetto.

Citava “per me, la macchina fotografica è come un block notes, uno strumento a supporto dell’intuito e della spontaneità, il padrone del momento che, in termini visivi, domanda e decide nello stesso tempo”.

Per “dare un senso” al mondo, bisogna sentirsi coinvolti in ciò che si inquadra nel mirino.

Tale atteggiamento richiede concentrazione, disciplina mentale, sensibilità e un senso della geometria.

Diceva “fotografare è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà di percezione convergono davanti alla realtà che fugge. In quell’istante, la cattura dell’immagine si rivela un grande piacere fisico e intellettuale.

Le sue fotografie testimoniano la nitidezza e la precisione della sua percezione e l’ordine delle forme.

La compozione di Cartier-Bresson è il riflesso che gli consente di cogliere appieno quel che viene offerto dalle cose esistenti, che non sempre e da tutti vengono accolte, se non da un occhio disponibile come il suo.

Henri Cartier-Bresson è nato il 22 agosto 1908 a Chanteloup, Seine et Marne.

Nel 1932 acquista la sua prima Leica e viaggia in Europa con gli amici Fini e de Mandiargues.

Nel 1933 a New York realizza la prima mostra fotografica.

Diventa professionista negli anni ’50.

Muore in Provenza nell’agosto del 2004.

Per maggiori info:

Civita Mostre

www.civita.it

Magnum Photos Parigi

www.magnumphotos.com

Villa Reale di Monza

Secondo Piano Nobile

Viale Brianza 1 – Monza

Orari dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19

Venerdi dalle 10 alle 22

www.villarealedimonza.it

www.mostradicartierbresson.it

Nota bene

Il biglietto di ingresso alla mostra consente anche l’accesso al Design Museum di Triennale Milano, presso il piano Belvedere

Il biglietto cumulativo invece comprende anche la visita agli Appartamenti Reali

 

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